Sicurezza sul lavoro

I vantaggi della flessibilità lavorativa

Intervista alla dott.ssa Anita Tisch per il Safety Management Trend Report 2021

6 minuti 07/06/2021

Molti dipendenti associano la flessibilità del lavoro e la digitalizzazione ottenendo grandi libertà e benefici. Allo stesso tempo, le aziende e i datori di lavoro hanno a disposizione numerose opportunità per migliorare e fornire unluogo di lavoro più sano e sicuro. Tuttavia, ci sono anche dei rischi che dovrebbero essere ugualmente considerati. A questo proposito, nell'ambito del Safety Management Trend Report, Quentic ha intervistato la dottoressa Anita Tisch, responsabile del gruppo di ricerca "Changing World of Work" presso l'Istituto federale per la sicurezza e la salute sul lavoro (BAuA). Le sue teorie di azione sono dedicate al benessere dei dipendenti e a garantire loro la possibilità di lavorare fino all'età della pensione.

Lo smart working deve essere ben strutturato

Dott.ssa Tisch, Lei gestisce un gruppo di ricerca che prende in esame come evolve il mondo del lavoro - mondo che l’anno scorso ha subito un brusco cambiamento. Improvvisamente, a causa dell’emergenza legata al coronavirus, numerosi lavoratori sono stati chiamati a dare prova di grande flessibilità. Crede che i professionisti della sicurezza sul lavoro e i dirigenti dovrebbero affrontare la questione del lavoro flessibile nel 2021?

Attualmente credo sia molto importante porre particolare enfasi sulla sicurezza sul lavoro e trasformare questa crisi in un’opportunità. Tuttavia, oltre ai vantaggi che la flessibilità offre ai dipendenti, è necessario prevenire in modo adeguato anche i rischi legati ad essa. È per questo che l’esistenza di normative chiare è di vitale importanza. La nostra ricerca evidenzia che, in termini economici e organizzativi, il lavoro flessibile risulta meglio strutturato quando esistono regolamenti chiari e accordi vincolanti. I dipendenti fanno meno straordinari e allo stesso tempo rispettano maggiormente le pause e i periodi di riposo. Questo non succede lì dove mancano tali regolamenti.

Diversi sondaggi evidenziano anche che la maggior parte dei dipendenti vorrebbe continuare a lavorare da casa una volta rientrata l’emergenza, a tempo pieno o almeno parzialmente. Alla luce di questi dati, secondo Lei, la messa in atto di regolamenti specifici in tal senso dovrebbe essere una priorità?

Sì e no. Sicuramente si tratta di una tematica essenziale dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Tuttavia, i sondaggi rivelano anche che i lavoratori trovano altrettanto importante una suddivisione chiara tra il lavoro e la vita privata. Abbiamo bisogno di una struttura ben solida, in grado di impedire che tale demarcazione scompaia e che i dipendenti riposino troppo poco. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare che si tratta, in una certa misura, di una discussione riservata a pochi privilegiati. Pensiamo ad esempio ai numerosi dipendenti a cui non è concessa alcuna flessibilità in termini di luogo e orario di lavoro. È importante trovare nuove idee e nuovi approcci anche per queste persone, per contribuire a ridurre la pressione a cui sono sottoposte.

Safety Management Trend Report 2021

La dott.ssa Anita Tisch è uno degli undici esperti internazionali coinvolti nel Safety Management Trend Report 2021. Puoi scaricare gratuitamente il report per scoprire:

  • Nuove prospettive: I principali esperti provenienti da otto paesi condividono le loro stime sulle tendenze più importanti e sull'impatto della pandemia sulla sicurezza sul lavoro.

  • Esperienze preziose: Per la prima volta il Safety Management Trend Report include un ampio sondaggio che ha visto la partecipazione di professionisti di tutta Europa.

  • Uno sguardo al futuro: Quali sono le priorità per rendere la sicurezza sul lavoro adeguata alle sfide future? Su cosa devono concentrarsi maggiormente gli specialisti in questa fase?

 

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Digitalizzazione: sfide e opportunità

La Sua ricerca si concentra principalmente sulla digitalizzazione. Quali sfide vede in questo ambito?

In generale, considero la digitalizzazione come un fenomeno positivo, poiché offre numerose opportunità di rendere il lavoro più sano e sicuro. Tuttavia, assistiamo anche a situazioni in cui la digitalizzazione si traduce in un maggior carico di lavoro, diventando fonte di stress per alcune persone. La trasformazione dei processi tecnologici sta continuando a un ritmo incalzante, ma le persone hanno bisogno di tempo per adattarsi e imparare cose nuove. Di conseguenza, l’orario di lavoro deve essere strutturato in modo tale da consentirglielo. Allo stesso tempo, possiamo vedere che il lavoro sta diventando più vario, con requisiti via via sempre più differenziati. Questa è una tendenza che non possiamo (più) ricollegare chiaramente a professioni specifiche o all’età.

Concentrarsi sulle persone e sui loro bisogni

Secondo Lei, qual è la parte più importante della sicurezza sul lavoro?

In primo luogo, il lavoro dovrebbe essere strutturato in modo tale da venire incontro alle persone e alle loro esigenze. Questo significa che non deve causare effetti negativi o danni e che dovrebbe invece preservare e promuovere la salute e l’identità dei lavoratori. È per questo che al centro della sicurezza sul lavoro dovremmo porre le persone, la loro salute e le loro esigenze.

La dott.ssa Anita Tisch è un sociologo qualificato e capo del gruppo di ricerca "Changing World of Work" presso l'Istituto federale tedesco per la sicurezza e la salute sul lavoro. La sua ricerca si concentra sugli effetti del cambiamento economico, tecnologico e sociale sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza e la salute dei dipendenti.

Dr. Anita Tisch, Interview 2021
Anita Tisch
Istituto federale tedesco per la sicurezza e la salute sul lavoro (BAuA)

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