Sicurezza sul lavoro

Chi NON si fa i fatti suoi campa cent'anni

Non aver paura di chiedere ai tuoi dipendenti ciò che è veramente importante per la loro salute e sicurezza

6 minuti15/03/2023

Professor Andrew Sharman

La maggior parte dei leader dice semplicemente ai lavoratori cosa fare. Solo alcuni dicono loro come fare le cose. Pochissimi leader si prendono il tempo di spiegare perché qualcosa è importante.

Negli ultimi 25 anni di lavoro nel campo della sicurezza, non posso fare a meno di chiedermi quanti leader capiscano davvero perché la sicurezza è importante: per le loro organizzazioni, per le loro persone, per loro stessi. Certo, sento molti affermare "La sicurezza prima di tutto" o "La sicurezza è la nostra massima priorità!", ma solo raramente vedo che questi propositi vengono realmente vissuti nella pratica.

I leader si concentrano sulla cosa sbagliata quando comunicano? Come ha affermato il guru del management Stephen Covey: "Cerca prima di capire, poi di essere capito.”

Quando si tratta di comprendere il tema della sicurezza, molti leaders fanno domande che servono solo a sprecare il fiato. Li ho sentiti, un milione di volte ormai, all'inizio di una riunione o durante le Safety Walks quando iniziano il loro tour settimanale/mensile/sporadico:

"È tutto sicuro?"

"Qualche problema di sicurezza qui?"

"Suggerimenti per la salute e la sicurezza?"

Raramente, o forse mai, queste domande producono un dialogo significativo poiché i lavoratori rispondono con un cenno del capo o un'alzata di spalle e i leader passano oltre. Le persone fanno queste domande inutili perché credono a quel vecchio proverbio che recita "Chi si fa i fatti suoi campa cent'anni"? Forse c’è altro...

Nei suoi studi sulla leadership, l'autrice americana Brené Brown suggerisce che "La curiosità di chi non si fa i fatti suoi crea connessione... La connessione dà senso alle nostre vite... [e] la connessione è il motivo per cui siamo qui.” Brown sostiene che molti leader non hanno il coraggio di essere veramente curiosi.

La psicologa definisce la curiosità come il "voler sapere". Proprio così.  E questa semplice definizione si adatta bene al nostro buonsenso, no? In effetti, il "voler sapere" implica una ricerca di informazioni. Chi NON si fa i fatti suoi campa cent'anni. La curiosità non ama regole e sistemi. Rifiuta procedure e processi. La curiosità ama i meandri, i diversivi e le corse perse impulsive. La curiosità è affamata; più le dai da mangiare, più ne vuole.

La scienza inizia con la curiosità. Così anche l'amore, l'amicizia, il divertimento, la conversazione... e direi anche la sicurezza. E se le tue Safety Walks fossero una "ricerca di informazioni"? Che ne dici se ti impegnassi in "conversazioni di curiosità" con le tue persone anziché fare visite e ispezioni?

La curiosità non è solo un modo per comprendere il mondo; è anche un modo per cambiarlo. Quindi, in questo nuovo mondo coraggioso, perché la sicurezza è importante per te? Cosa vuoi sapere sulla sicurezza nella tua organizzazione? E a quali domande devi trovare le risposte?
 

Il Problema

"Qualche problema di sicurezza?"

Abbiamo sentito tutti questa domanda.  
Alla fine del discorso rivolto al team,  
all'inizio della riunione della direzione,
durante la Safety Walk in stabilimento... 
a volte lo pensano veramente, a volte
lo vogliono davvero sapere.

Ma la risposta è sempre la stessa:


NESSUNO
Nada, Zilch, Zero, Silence.  
Un'alzata di spalle, uno sguardo,  
dall'altra parte, un leggero cenno della testa.

Davvero???

Tutti questi operatori di grande esperienza, 
manager ben formati, dirigenti di alto livello
e non hanno niente da dire...?

E mentre gli orologi ticchettano e 
il manager controlla la posta per 
dire "tutti al sicuro", un altro 
lavoratore muore, da qualche parte. 
E poi un altro. Ogni dieci secondi.

E poi tocca a te: il telefono squilla 
nel cuore della notte. Arriva la polizia.
I paramedici sono già occupati. 
Le macchine sono spente. La gente piange...
I giorni procedono lentamente. Gli 
inquirenti prendono appunti meticolosi. 
Gli avvocati discutono.
Tu non dormi...

"Perché nessuno ha detto niente? 
Perché nessuno ha fatto sentire la 
propria voce? Perché sono rimasti tutti 
in silenzio? Perché abbiamo aspettato 
che qualcuno si facesse male?"

One Percent Safer

In qualità di fondatore e presidente di One Percent Safer, un'innovativa organizzazione no-profit, la mission di Andrew Sharman è quella di migliorare la sicurezza sul lavoro in tutto il mondo utilizzando il metodo dell'1%, salvando migliaia di vite ogni anno. 

Per il libro One Percent Safer, Sharman ha riunito 144 tra i più grandi leader di pensiero a livello mondiale. Essi offrono idee nuove, pragmatiche e potenti che informano, ispirano e incoraggiano all'azione. 

Il libro è un alleato che con tono provocatorio ma coinvolgente ti porterà a pensare di più alla salute e alla sicurezza sul lavoro e ai tuoi dipendenti, aiutandoti a garantire la sicurezza, a fare domande migliori e ad essere un leader autentico.

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